19
MAR
2015

Terra dei fuochi: la prima classificazione dei terreni dopo le indagini

[17.03.15] comunicato

 

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E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale 12 febbraio 2015 che, per i siti a rischio presunto 5 e 4 nei 57 comuni della provincia di Napoli e Caserta aderenti al patto “Terra dei Fuochi” (di cui alla direttiva ministeriale del 23 dicembre 2013), ha individuato i terreni che possono essere destinati alle produzioni agroalimentari o solo a determinate produzioni, nonché i terreni che non possono utilizzati per la produzione agroalimentare o silvopastorale.

Complessivamente per i siti a rischio presunto 5 e 4, su un totale di 42,95 ettari di superficie agricola classificata risultano nella classe A (terreni idonei alle produzioni agricole) 15,53 ettari pari al 36,1%. Rientrano invece nella Classe D (terreni con divieto di produzioni agricole) 15,78 ettari pari al 36,7%. I rimanenti 11,6 ettari, pari al 27,0% rientrano nella classe B (Terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni).

I restanti 41,83 ettari sono risultati sospesi, già interdetti da precedenti ordinanze sindacali o non più agricoli.

Il DM 12 febbraio 2015 ha anche individuato i terreni e le relative classi di rischio presunto ricadenti nei 31 comuni di cui alla direttiva del 16 aprile 2014, avviandone le indagini dirette. Per tali terreni è vietata l’immissione sul mercato dei prodotti medesimi, qualora gli operatori agricoli non dispongano di adeguata certificazione o dietro richiesta all’azienda sanitaria locale i cui costi analitici  sono a carico dell’operatore.

Informazioni e documentazione

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http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/comunicati/comunicato_17_03_15b.html

 

 

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